Audizione in Regione per il progetto RuSH

I risultati di Ru.S.H. in Consiglio regionale
Lunedì 2 ottobre si è svolta l'audizione promossa dalla II commissione speciale del consiglio regionale della Campania "Anticamorra e beni confiscati" sul tema "Terreni confiscati in Campania. I dati della ricerca Ru.S.H./Rural Social Hub". Promotori e ricercatori del progetto, realizzato da NCO Nuova Cooperazione Organizzata e sostenuto dall'Istituto di Studi Politici San Pio V e da Fondazione CON IL SUD, hanno discusso con i consiglieri regionali della Campania i primi risultati della ricerca, fotografando lo stato attuale di riutilizzo e mancato riutilizzo dei terreni sottratti ai clan in Campania, segnalando le maggiori criticità del settore, indicando le potenzialità di sviluppo, soprattutto quelle connesse all'agricoltura sociale. Si è realizzato un confronto costruttivo, la Commissione, esprimendo apprezzamento per il valore scientifico del progetto, ha inteso fare propri alcuni elementi emersi che potranno anche integrare la proposta di modifica della normativa di specie realizzata dalla stessa Commissione regionale e che sta completando il suo iter in Consiglio. Anche il rappresentante della giunta regionale presente all'audizione ha manifestato la volontà di riconvocare i ricercatori Ru.S.H. ad ulteriori tavoli istituzionali per approfondire le indicazioni della ricerca e di realizzare un momento di pubblico confronto e discussione.

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Turismo responsabile sulla via francigena

 

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ANSA

- CASERTA - Riscoprire la storia e le bellezze naturali del territorio a partire dai beni confiscati, realizzando percorsi di turismo responsabile. E' l'obiettivo della "passeggiata" di domani che dal bene confiscato al clan Esposito di Sessa Aurunca (Caserta) a Monte Ofelio, attraversando i luoghi della via Francigena sul territorio dell'Alto-casertano, giungerà al bene sottratto ai Moccia a Maiano, frazione sempre di Sessa. Un'idea che nasce nell'ambito del progetto Rural Social Hub, realizzato da NCO (Nuova Cooperazione Organizzata) e promosso dall'Istituto di Studi Politici "San Pio V" e dalla Fondazione Con Il Sud, e resa possibile grazie alla collaborazione tra le cooperative che gestiscono i due beni confiscati, "New Service" (Monte Ofelio), e "Al di là dei sogni" (Maiano di Sessa).
Sono stati inoltre coinvolti l'amministrazione comunale e la pro loco di Sessa Aurunca e il Comitato Don Peppe Diana. "I beni liberati dalle mafie possono diventare volano di sviluppo e riscoperta del territorio", afferma Antonio Esposito, coordinatore del progetto RuS. "La costruzione di nuovi percorsi turistici che intersecano i beni confiscati - prosegue - diventa uno dei cardini di quell'economia sociale capace di contrastare l'economia criminale e creare nuove opportunità anche occupazionali. Soprattutto, riappropriarci della nostra storia, della bellezza di quanto ci circonda è un esercizio di cittadinanza, di responsabilità sociale, di libertà".
L'iniziativa sarà presentata domani Monte Ofelio, alle 12, mentre la passeggiata, zaino in spalla, comincerà nel pomeriggio.

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Il  Mattino.it

Via Francigena, l'itinerario passa nell'area di Sessa Aurunca nel bene confiscato alla camorra

CASERTA - Riscoprire la storia e le bellezze naturali del territorio a partire dai beni confiscati, realizzando percorsi di turismo responsabile. È l’obiettivo della «passeggiata» che dal bene confiscato al clan Esposito di Sessa Aurunca a Monte Ofelio, attraversando i luoghi della via Francigena sul territorio dell’Alto-casertano, giungerà al bene sottratto ai Moccia a Maiano, frazione sempre di Sessa. Un’idea che nasce nell’ambito del progetto Rural Social Hub, realizzato da Nco (Nuova Cooperazione Organizzata) e promosso dall’Istituto di Studi Politici «San Pio V» e dalla Fondazione Con Il Sud, e resa possibile grazie alla collaborazione tra le cooperative che gestiscono i due beni confiscati, «New Service» (Monte Ofelio), e «Al di là dei sogni» (Maiano di Sessa). Sono stati inoltre coinvolti l’amministrazione comunale e la pro loco di Sessa Aurunca e il Comitato Don Peppe Diana.

«I beni liberati dalle mafie possono diventare volano di sviluppo e riscoperta del territorio - afferma Antonio Esposito -, coordinatore del progetto RuS. La costruzione di nuovi percorsi turistici che intersecano i beni confiscati - prosegue - diventa uno dei cardini di quell’economia sociale capace di contrastare l’economia criminale e creare nuove opportunità anche occupazionali. Soprattutto, riappropriarci della nostra storia, della bellezza di quanto ci circonda è un esercizio di cittadinanza, di responsabilità sociale, di libertà». L’iniziativa sarà presentata domani Monte Ofelio, alle 12, mentre la passeggiata, zaino in spalla, comincerà nel pomeriggio.